Torchio Columbian
Inventato dall'americano George Clymer e prodotto a Londra a partire dal 1817. Questo esemplare è l'unico presente in Italia.
Stampatrice da tavolo tipo "Boston"
Modello costruito dall'Officina "Fabbrica Milano" Anno: 1880
Torchio calcografico in legno
Anno di fabbricazione 1750 ca. Utilizzato dalla Casa Editrice Ricordi, Milano

Il silenzio della stampa - Il libro e la città di fronte alla tempesta.

Mostra bibliografica a cura di Maria Cristina Regali

Salone Teresiano Biblioteca Universitaria di Pavia Strada Nuova, 65

Inaugurazione: giovedì 9 ottobre 2025, ore 17.00

Apertura: 10 ottobre-30 dicembre 2025 (lunedì-giovedì: 8.30-18.30; venerdì-sabato: 8.30-13.30).

Quali conseguenze ebbe sull'attività tipografica la Battaglia di Pavia, conflitto che cambiò le sorti dell'Italia e dell'Europa?

A questa domanda prova dare risposta la mostra Il silenzio della stampa, allestita dalla Biblioteca Universitaria di Pavia (Ministero della Cultura) in occasione del Cinquecentenario della Battaglia di Pavia

Con una selezione di 41 volumi, l'esposizione documenta la produzione libraria pavese prima, durante e dopo il conflitto, momento cruciale della storia cittadina, e si apre con le curate edizioni dei primi vent'anni del Cinquecento quando Pavia conosce una notevole produzione libraria, appena prima di precipitare nella profonda crisi dovuta alle vicende belliche: molti i volumi illustrati e non mancano esemplari unici in Italia.

L'epidemia di peste, l'assedio francese del 1522 e quello, più duro e lungo, iniziato nell'ottobre 1524 e terminato il 24 febbraio 1525 con la Battaglia, impongono un graduale fermo dell'attività tipografica. In quell'anno, l'unica opera stampata a Pavia è la Narratio di Francesco Taegio, fulcro della mostra, che racconta i drammatici eventi di quei giorni. La sua diffusione è significativa: già nel 1525 viene pubblicata in Germania, Svizzera e Cremona; nel 1655 è ristampata due volte a Pavia e nel 1736 compare a Norimberga.

Mentre la tipografia pavese si ferma, i torchi europei, sull'onda dell'emozione scatenata dallevento, stampano relazioni, avvisi e fogli volanti ricchi di illustrazioni delle persone coinvolte e dei luoghi del conflitto: si tratta delle prime forme di giornalismo popolare con scopi celebrativi e finalità propagandistiche che continuano pure in tempo di pace e che sono rappresentate in mostra dalla riproduzione di pubblicazioni stampate in Germania e Spagna.

Solo nel 1539 i torchi pavesi tornano a lavorare stampando anche alcune edizioni di pregio che sono offerte nelle bacheche, ma dal punto di vista quantitativo la produzione non recupererà mai lo slancio iniziale.

Chiudono il percorso espositivo i magnifici volumi stampati nella tipografia della Certosa di Pavia.

Alla curatrice, Maria Cristina Regali, si affianca la consulenza storica di Luigi Casali e la consulenza storico-artistica di Pier Luigi Mulas. Nel percorso espositivo s'inserisce una tavola di Daniele llariucci realizzata con i caratteri mobili del Museo della Stampa di Lodi.

La mostra è inserita negli eventi del Cinquecentenario della Battaglia di Pavia le cui iniziative sono organizzate da Comune di Pavia, Camera di Commercio Cremona - Mantova - Pavia, Fondazione Monte di Lombardia e Università di Pavia. Main Sponsor è Intesa San Paolo, in collaborazione con PaviaSviluppo (Azienda speciale Camera Commercio Cremona - Mantova - Pavia).

La mostra inaugurerà giovedì 9 ottobre 2025, ore 17.00, nel Salone Teresiano della Biblioteca Universitaria di Pavia e sarà aperta dal 10 ottobre al 30 dicembre 2025 (lunedì-giovedì: 8.30- 18.30; venerdì-sabato: 8.30-13.30).

All'inaugurazione, dopo i saluti istituzionali, interverranno Maria Cristina Regali, Luigi Casali, Pier Luigi Mulas, Daniele Ilariucci e Patrizia Zanchetta Schiavi del Museo della Stampa di Lodi. Seguirà un aperitivo.