Musica antica fra antiche macchine da stampa in un luogo ove ancora si possono udire i rumori e annusare gli odori tipici di una vecchia tipografia. Il tutto sotto lo sguardo severo dei principali protagonisti della storia universale della stampa che, dall'alto della Sala Torchi e Presse del museo, osservavano stupiti l'insolita assemblea. Questo è quanto hanno vissuto coloro che non si sono lasciati sfuggire l'ultimo appuntamento della rassegna "RisuonArte-L'eco dei luoghi", progetto elaborato da Musicarte in collaborazione con la Libreria Sempreliberi di Lodi per portare alla ribalta luoghi insoliti e poco conosciuti della città con proposte culturali di indubbio valore. Lo spettacolo di domenica pomeriggio, 2 novembre, è stato incentrato sulla figura di Franchino Gaffurio, interpretato con collaudata professionalità dalla voce di Luciano Pagetti ben spalleggiato dal promettente Dario Leone nella parte di un giovane chierico. Momenti di apprezzata sonorità rinascimentale con brani di rara delicatezza sono stati regalati dal trio Laus Concentus (al liuto Maurizio Piantelli e Massimo Lonardi con la calda voce di Renata Fusco), mentre la regia e la suggestiva sceneggiatura è stata curata da Piera Rossi. Con l'abituale verve ha introdotto il presidente del museo, Tino Gipponi, tratteggiando brevemente la figura di Laura Pietrantoni.